Detrazioni/Incentivi fiscali

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AGEVOLAZIONI / DETRAZIONI FISCALI 65% SULLE SPESE per interventi di riqualificazione energetica

Detrazioni fiscali su interventi di riqualificazione energetica abitazione, detrazioni fiscali 65% per efficienza energetica

Oggi intervenire per ristrutturare casa costa meno della metà, grazie a detrazioni fiscali del 65% sugli interventi di riqualificazione energetica dell'abitazione e grazie ai tecnici specializzati dello Studio Cardillo e Tripodi, che consentono di intervenire rispettando i vincoli normativi necessari per accedere alle suddette detrazioni.
Per interventi di riqualificazione energetica si intendono tutti quegli interventi sull'edificio o i suoi impianti che siano migliorativi dal punto di vista dei consumi, consentendo così di risparmiare sul riscaldamento della casa e ridurre l'emissione di sostanze inquinanti.
Per questo tipo di interventi di riqualificazione energetica sono previste detrazioni fiscali pari al 65% in dieci anni sul costo dell'intervento, a patto che esso rispetti i requisiti normativi fissati in termini di isolamento (se parliamo di interventi sull'edificio) e di efficienza energetica (se parliamo di impianti).
Tali interventi di riqualificazione energetica permettono anche di conseguire un miglioramento della classe energetica del proprio immobile, obiettivo importante in virtù dell'introduzione dell'obbligo del Certificato Energetico (Attestato di Prestazione Energetica - APE)(Vedi: Certificazione Energetica in Toscana)

La buona notizia è che è stata prorogata fino al 31 dicembre 2017 la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di efficientamento energetico.

Esistono due alternative per ottenere le agevolazioni fiscali:

1) Detrazioni Fiscali (dal 50% al 65% in base agli interventi);
2) Conto Termico 2.0 (dal 40% al 65% in base agli interventi).

La differenza sostanziale è la seguente:

1) Le Detrazioni fiscali possono essere:
a) DETRAZIONI FISCALI del 65% (per l'efficienza energetica);
b) DETRAZIONI FISCALI del 50% (per le ristrutturazioni edilizie).
Le due tipologie di detrazione sono alternative e non cumulabili.
Tali detrazioni consistono in una detrazione dall’Irpef se la spesa è effettuata dal contribuente privato o dall’Ires se impresa o società.
La detrazione per gli interventi effettuati va divisa in 10 quote di pari importo da scaricare annualmente (per 10 anni) con la dichiarazione dei redditi.

2) Nel Conto termico 2.0 gli incentivi sono corrisposti dal GSE nella forma di rate annuali costanti della durata compresa tra 2 e 5 anni, a seconda della tipologia di intervento e della sua dimensione, oppure in un’unica soluzione, nel caso in cui l’ammontare dell’incentivo non superi i 5.000 euro.

L'Attestato di prestazione energetica (APE) è sicuramente uno dei documenti necessari per poter ottenere le agevolazioni suddette ma non è l'unico da produrre agli enti preposti all'erogazione.
Inoltre l'Attestato di prestazione energetica (APE) non permette direttamente e da solo di ottenere l'agevolazione suddetta ma essa dovrà essere richiesta attraverso una procedura telematica, producendo (e in alcuni casi conservando) una serie di documenti come schede tecniche dei generatori di calore e/o condizionatori installati, permessi e autorizzazioni edilizi, schede di radiatori e valvole termostatiche, bonifici, fatture, pagamenti documentabili, interventi eseguiti, stratigrafie strutturali, volumi e superfici interessati dagli interventi e tutti gli altri documenti richiesti dall'ente erogatore.
Il nostro studio effettua pratiche di richiesta di incentivi e detrazioni fiscali attraverso un servizio specifico, il cui importo si attesta sui 300,00 euro + IVA.

Gli interventi sugli edifici esistenti che possono usufruire delle detrazioni fiscali del 65% sono i seguenti:

  • Interventi sulle pareti perimetrali, sui pavimenti e sui tetti (che permettano di conseguire un miglioramento dell'isolamento dell'edificio)
  • Sostituzione di infissi e serramenti (finestre) con altri con maggiori proprietà isolanti (es: vetri a basso emissivo)
  • Sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento
  • Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria
  • Ristrutturazione e riqualificazione energetica globale

I tecnici dello Studio Cardillo e Tripodi sono in grado di occuparsi di tutti questi tipi di intervento, prendendosi carico in toto, o solo in parte, della progettazione, della fornitura e/o dell'invio delle proprie squadre edili per la posa in opera.

Le agevolazioni fiscali, precisamente le detrazioni fiscali del 65%, vengono scalate dall'Irpef, in rate annuali per 10 anni, in base al nuovo DL 185 art.29.
Esempio: se la spesa totale per l'intervento è pari a 10.000 €, recuperando il 65% della spesa (6.500 €), potrò usufruire di detrazioni annuali sull'IRPEF per 10 anni con rate da 650 €/anno ciascuna. Se la mia quota annuale IRPEF dovesse ammontare ad un importo inferiore ai 650 € detraibili annualmente, la parte eccedente la mia quota annuale IRPEF (entro il limite di 650 €) verrebbe inevitabilmente persa.
Esempio: se la mia quota IRPEF annuale ammontasse a 450 €, nell'esempio precedente non potrei usufruire interamente dei 650 € disponibili, e perderei inevitabilmente 200 € (650 € - 450 € = 200 € non utilizzabili ai fini detrattivi).

Per accedere alle agevolazioni/detrazioni fiscali è necessario che gli interventi di risparmio energetico rispettino dei vincoli stabiliti per legge.
Lo Studio Cardillo e Tripodi fornisce personale specializzato in grado di garantire il rispetto dei requisiti normativi.
- Interventi consigliati sull'Edificio (muri, finestre, tetti/coperture) ai fini del miglioramento dell'isolamento
- Interventi consigliati sugli Impianti ai fini di una migliore gestione dei consumi (sostituzione caldaia, installazione pannelli solari)

Detrazioni fiscali risparmio energetico, deducibilità tasse per efficientamento energetico, Conto termico 2.0

LIMITI DI SPESA PER DETRAZIONI 50% e 65% E BONUS MOBILI

Per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, quella sul risparmio energetico e il bonus mobili sono stabiliti diversi limiti massimi di spesa (o detrazione).

Detrazioni per interventi su immobili esistenti

Le principali detrazioni fiscali per lavori eseguiti su abitazioni esistenti sono ormai note: la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie (50%) e la detrazione per interventi di risparmio energetico (65%).

Oltre a queste detrazioni, dal giugno 2013 si è aggiunto il bonus mobili ed elettrodomestici, ossia una detrazione del 50% sull'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione per i quali si beneficia anche della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie.

Per ognuna delle agevolazioni e detrazioni fiscali citate (ristrutturazioni edilizie, risparmio energetico e bonus mobili) esistono però dei limiti. Per alcune di esse sono stabiliti limiti massimi di spesa su cui calcolare la percentuale di detrazione. In altri casi si parla di limiti massimi di detrazione.

Bisogna quindi prestare attenzione alla differenza fra limite massimo di spesa e limite massimo di detrazione e capire quale dei due bisogna tenere in considerazione per la detrazione di nostro interesse.

I limiti stabiliti riguardano le singole unità immobiliari, comprensive delle pertinenze, o la parte comune dell'edificio oggetto dei lavori. Il contribuente che esegue lavori su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Vediamo di seguito i limiti stabiliti per ogni tipologia di detrazione fiscale.

Limiti per detrazione sulle ristrutturazioni edilizie

Per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie è attualmente prevista una detrazione del 50% da calcolare su un importo massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. In questo caso si parla di importo massimo di spesa. Pertanto, spendendo 96.000 euro per una ristrutturazione edilizia, si potrà beneficiare di una detrazione pari a 48.000 euro (50% di 96.000 euro), da ripartire in 10 rate annuali di uguale importo (4.800 euro ciascuna).

Se invece si spende meno, ad esempio 20.000 euro per la ristrutturazione di un immobile, si potrà beneficiare di una detrazione del 50%, pari a 10.000 euro da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (1.000 euro ciascuna).

Se si spende più del limite massimo di spesa, ad esempio 120.000 euro per la ristrutturazione di un immobile, si potrà sempre beneficiare di una detrazione del 50%, calcolata non sui 120.000 euro totali, ma sul limite massimo di spesa di 96.000 euro. Quindi una detrazione totale di 48.000 euro (50% di 96.000 euro) da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (4.800 euro ciascuna).

Molti contribuenti spesso chiedono come considerare il limite di spesa di 96.000 euro qualora negli anni precedenti abbiano già beneficiato della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie e desiderino ora eseguire nuovi lavori sullo stesso immobile. Si considerano limiti separati di 96.000 euro per ogni lavoro? O per i nuovi lavori bisogna considerare le spese già effettuate in passato, in modo che la somma totale di tutti i lavori non superi i 96.000 euro?

La circolare dell’Agenzia delle Entrate N.17/E del 24 aprile 2015 è chiara in merito. Analizziamo alcuni passaggi: In caso di interventi che consistono nella mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti, ai fini del computo del limite massimo delle spese ammesse alla detrazione si tiene conto anche delle spese sostenute negli anni precedenti.

Quindi, se ad esempio nel 2014 è stato presentato un permesso di costruire per ristrutturazione, con avvio dei lavori e primi pagamenti nel 2014, altri lavori e altri pagamenti nel 2015 con fine lavori nel 2015, il limite massimo di spesa ammissibile è pari a 96.000 euro, da considerare complessivamente per tutti gli anni in cui si sono svolti i lavori che fanno capo al permesso di costruire presentato.

La circolare poi continua: il vincolo non si applica agli interventi autonomi, ossia non di mera prosecuzione, fermo restando che per gli interventi autonomi effettuati nel medesimo anno deve essere rispettato il limite annuale di spesa ammissibile. L’autonoma configurabilità dell’intervento è subordinata ad elementi riscontrabili in via di fatto, oltre che, ove richiesto, all’espletamento degli adempimenti amministrativi relativi all’attività edilizia, quali la denuncia di inizio attività ed il collaudo dell’opera o la dichiarazione di fine lavori.

Aiutiamoci con un altro esempio. Se nel 2013 vengono eseguite opere interne a un’abitazione di manutenzione straordinaria e nel 2015 vengono rifatti l’intonaco e la tinteggiatura esterna modificando materiali e/o colori esistenti, i due interventi sono considerati autonomi, poiché fanno capo a due pratiche edilizie differenti, una presentata e conclusa nel 2013 e l’altra presentata e conclusa nel 2015. Trattandosi di lavori eseguiti in due anni differenti, si considereranno due limiti massimi di spesa distinti: 96.000 euro per le opere interne del 2013 e ulteriori 96.000 euro per i lavori sulle facciate esterne del 2015.

Se invece i medesimi lavori (opere interne e lavori in facciata) sono eseguiti nello stesso anno, indipendentemente dal fatto che siano presentate due pratiche edilizie distinte o una sola pratica, si dovrà considerare un unico limite massimo di spesa per tutte le opere, pari a 96.000 euro totali.

Per un approfondimento su altri casi particolari inerenti il calcolo del limite di spesa massimo per la detrazione sulle ristrutturazioni rimando all'articolo Limite di spesa per detrazione 50%.

Limiti per detrazione su interventi di risparmio energetico

Per la detrazione sul risparmio energetico sono invece stabiliti dei limiti massimi di detrazione. Tali limiti variano in base alle categorie di intervento individuate dalla detrazione:
- per interventi di riqualificazione energetica di interi edifici il limite massimo di detrazione è di 100.000 euro. Quindi considerando una percentuale di detrazione del 65%, l'importo da considerare come limite massimo di spesa è di 153.846 euro;
- per interventi sull'involucro degli edifici (tetto, pareti, serramenti, pavimenti controterra, schermature solari) il limite massimo di detrazione è di 60.000 euro. Quindi considerando una percentuale di detrazione del 65%, l'importo da considerare come limite massimo di spesa è di 92.307 euro;
- per l'installazione di panelli solari il limite massimo di detrazione è di 60.000 euro, quindi  il limite massimo di spesa è di 92.307 euro;
- per gli impianti di climatizzazione invernale (caldaie a condensazione, pompe di calore, generatori a biomassa) il limite massimo di detrazione è di 30.000 euro, quindi il limite massimo di spesa è di 46.153 euro.

Anche in questo caso valgono i ragionamenti effettuati sulla detrazione sulle ristrutturazioni per spese inferiori o maggiori rispetto ai limiti.

Qualora si intendano eseguire interventi di risparmio energetico che rientrino in più categorie previste dalla detrazione, come ad esempio la sostituzione di serramenti e la sostituzione della caldaia, per definire il limite massimo di detrazione (e quindi di spesa) bisognerà considerare i due interventi separatamente. Nel caso citato si considereranno 60.000 euro di tetto massimo di detrazione per i serramenti e a parte altri 30.000 euro di tetto massimo di detrazione per la caldaia.

Limiti per bonus mobili ed elettrodomestici

Per il bonus mobili ed elettrodomestici è prevista una percentuale di detrazione del 50% da calcolare su un importo massimo di spesa di 10.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Ritorniamo dunque a parlare, come per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, di limite massimo di spesa.

Se si spendono 8.000 euro per i mobili, si potrà beneficiare di una detrazione del 50%, pari a 4.000 euro da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (400 euro ciascuna).

Se si spendono 12.000 euro per i mobili, si potrà sempre beneficiare di una detrazione del 50%, calcolata non sui 12.000 euro totali, ma sul limite massimo di spesa di 10.000 euro. Quindi una detrazione totale di 5.000 euro (50% di 10.000 euro) da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (500 euro ciascuna).

Dopo le varie modifiche dei mesi passati, è stato definitivamente stabilito che il limite di spesa del bonus mobili non è collegato all'ammontare della spesa effettuata per i lavori di ristrutturazione edilizia. Il limite di spesa per il bonus mobili resta fissato a 10.000 euro, anche quando i lavori per i quali si beneficia della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie hanno un importo inferiore.

Quando si eseguono interventi che beneficiano di più detrazioni

In molti casi capita che vengano realizzati su un'unità immobiliare vari interventi che possono beneficiare di più detrazioni. Bisogna in tal caso specificare due questioni.

La prima riguarda interventi che possono contemporaneamente beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie e di quella sul risparmio energetico, come ad esempio il rifacimento di un tetto isolato. In queste situazioni non è possibile cumulare le due detrazioni, ossia beneficiare per le medesime lavorazioni di entrambe le detrazioni fiscali. Bisognerà invece scegliere una delle due detrazioni.

L'altra questione riguarda l'esecuzione di più opere, alcune delle quali possono beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie e altre che possono beneficiare della detrazione sul risparmio energetico. Ad esempio quando si eseguono opere di rifacimento completo di un bagno comprensive dell'impianto idro-sanitario e si sostituiscono i serramenti. Per le opere relative al bagno si potrà beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, mentre per la sostituzione dei serramenti, della detrazione sul risparmio energetico.

Come si considerano in questi casi i limiti massimi di cui abbiamo parlato prima? Sarà necessario redigere contabilità separate, una inerente le opere di ristrutturazione edilizia (bagno) e una inerente quelle di risparmio energetico (serramenti). Per le opere di ristrutturazione edilizia si considererà il limite massimo di spesa di 96.000 euro, mentre per le opere di risparmio energetico si considererà a parte un altro limite (in questo caso di detrazione) di 60.000 euro.

E se si comprano anche dei mobili? Si potrà beneficiare in aggiunta del bonus mobili, il cui limite massimo di spesa di 10.000 euro sarà da considerare separatamente rispetto alle spese sostenute per ristrutturazione e risparmio energetico.

 

DOCUMENTI UTILI

Detrazioni Fiscali per riqualificazione energetica 2017 Scarica il PDF: Detrazioni Fiscali per riqualificazione energetica 2017 [PDF 103 kb]

Decreto edifici (Da compilare per ottenere DETRAZIONI FISCALI 2017) Scarica il PDF: Decreto edifici (Da compilare per ottenere DETRAZIONI FISCALI 2017) [PDF 504 kb]

FAQ Detrazioni Fiscali ed efficienza energetica ENEA 2017 Scarica il PDF: FAQ Detrazioni Fiscali ed efficienza energetica ENEA 2017 [PDF 243 kb]


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